Trappole per i Ladri: occhio al fai da te perché la legge ti punisce | Ecco cosa rischi
Il tentativo di difendersi dalle intrusioni di ladri, attraverso soluzioni fai da te, potrebbe condurre il proprietario a correre rischi con la legge.
Nonostante la proprietà privata sia un diritto di ogni cittadino che si rispetti, purtroppo questa molto spesso può diventare obiettivo di intrusioni da parte di ladri e malintenzionati. Un fenomeno che sembra essere immune da qualsiasi tipo di soluzione, anche alla legge e alle sue conseguenze penali.
Sempre più frequenti le incursioni di ladri nelle proprietà, che siano ville o appartamenti, al fine di svaligiarli. E se fosse solo questo, alla fine il proprietario finirebbe per farsene una ragione, ma spesso queste irruzioni possono finire anche in modo molto più tragico, con feriti e morti. La gente per l’esasperazione e per cercare di proteggersi da queste malevoli invasioni nel proprio spazio privato, va alla ricerca continua di soluzioni.
Dalle ronde di quartiere, all’assunzione di personale di sicurezza privata, dai comuni sistemi di video sorveglianza fino a marchingegni e tecniche di difesa degli spazi che potremmo osare definire trappole per ladri. Per intenderci, parliamo per esempio del filo spinato intorno alla proprietà, recinzioni elettrificate e così via.
Trappole per ladri: cosa dice la legge
Ma di fronte ai casi che spesso i media e la giustizia pongono sotto il nostro sguardo, sorge spontaneo il dubbio, nei cittadini, su quanto imbastire trappole lungo il perimetro della propria casa per tenere lontani i ladri, sia lecito. La domanda che ci si pone è, fino a che punto queste trappole possano essere considerate legali, quando invece la legge potrebbe addirittura punire chi le ha disposte e quali sarebbero a questo punto i rischi per il proprietario.
Innanzitutto quando parliamo di trappole per ladri, come abbiamo sopra detto, ci riferiamo a tutte quelle soluzioni messe in atto per tenere lontani da una proprietà privata malintenzionati e ladri. Ne esistono di visibili, quindi trappole segnalate da appositi cartelli, magari all’ingresso della proprietà, come quelli che avvisano della presenza di recinzione elettrica, e ne esistono anche di invisibili.
Trappole fai da te e il rischio di cadere nell’illecito
Capirete bene che è su quest’ultime che si fonda l’incertezza del proprietario. Quegli stratagemmi orchestrati al fine di cogliere di sorpresa i ladri, che mettono in atto i loro piani, per esempio una corda tesa per farli cadere mentre stanno cercando di depredare l’appartamento, sicuramente innocua, ma ce ne potrebbero essere di altre molto più, per così dire, invasivi.
L’argomento è quanto mai delicato, lo sappiamo bene anche dai casi che la giustizia ha passato in esame in questi anni nel nostro Paese. Possiamo affermare che è legale tutto ciò che è strumento di dissuasione non nascosto che non può cagionare danni a un’altra persona, che non lede la sua incolumità, come ferire o uccidere. In questi casi il proprietario se la vedrebbe con la giustizia.