Pensione 2024: recuperi 5 anni e ti togli il pensiero | Come riscattarli
Una buona notizia per i contribuenti in attesa di conseguire la pensione o impegnati a calcolarla: la possibilità di recuperare anni di contributi.
Quando si tocca l’argomento pensioni, tra discussioni, temi, norme, le cose non sono così semplici e il tema non è tra i più facili da semplificare, soprattutto per i diretti interessati: abituarsi e comprendere di volta in volta le rinnovate regole non è così facile. In ogni caso il raggiungimento della pensione è pur sempre un gran traguardo, dopo una vita di lavoro e di sacrifici.
E questo 2024 sembra avere in serbo molte buone nuove su questo fronte. Una di queste novità sembrerebbe essere contenuta nella recente pubblicazione di una nota dell’INPS, precisamente quella del 22 luglio 2024, in cui l’Istituto offre delucidazioni ai contribuenti interessati che vogliano sistemare la loro posizione contributiva e assicurativa.
Offre loro la possibilità di colmare e recuperare quei vuoti contributivi formatisi tra un lavoro e l’altro, a condizioni semplificate e agevolate. Una misura contenuta nella Legge di Bilancio, entrata in vigore dal primo dell’anno, che ha avuto la funzione di reintrodurre per il biennio 2024/2025 l’istituto della pace contributiva, recepito appunto dall’INPS attraverso la circolare n.69 del 2024.
Novità pensioni 2024: ecco come riscattare cinque anni
Che cosa prevede per i contribuenti? In sostanza è possibile per i contribuenti lavoratori riscattare fino a 5 anni e inserirli nella propria carriera contributiva, nel computo della propria pensione, recuperare quei periodi che non sono stati coperti da contributi.
Una misura rivolta a coloro che non possiedono contributi precedenti al gennaio del 1996 e inoltre, ulteriore condizione, è che i 5 anni non siano coperti non solo da contributi INPS, ma da ogni genere di fondo previdenziale. Inoltre possono essere riscattati solo periodi non coperti da contribuzione a cavallo tra due lavori e non per quelli precedenti alla prima occupazione.
La nota dell’INPS: requisiti e tempistiche
Quindi per i futuri pensionati questa non può che essere lieta notizia. Il limite massimo di riscatto è per cinque anni anche non continuativi, per contribuenti e contributi a partire dal 1 °gennaio 1996 e appena prima del 1° gennaio 2024. In ogni caso si tratta di anni, anche un buon numero perché fino a cinque, che possono essere molto utili nel conto dell’assegno pensionistico finale.
Ma anche e soprattutto per arrivare finalmente alla soglia della pensione, per acquisire questo importante diritto, che per molti sembra sempre così lontano. Le domande per riscattare e recuperare cinque anni di contributi possono essere presentate fino alla fine dell’anno prossimo, fino al 31 dicembre del 2025, come appunto riporta la nota dell’INPS.